L’opera prima di Giovanni Muzio segna contemporaneamente la fine e l’inizio di un epoca architettonica. Si configura come un isolato ma in realtà è costituita da corpi distinti. Il carattere di astrazione dei suoi prospetti, pensati come un collage di parti autonome , mostra la ricchezza del repertorio linguistico milanese, il decoro, gli elementi dell’architettura sono composti attraverso rapporti chiari di misura. La “cà brutta”, così rinominata appena ultimata, come se fosse un elemento esterno alla città, ne racchiude in realtà tutti i codici formali e linguistici, come un condensato di architettura milanese.
Progetto: Giovanni Muzio