Milano Moderna

Full-day tour

Cà Brutta
Cà Brutta
L’opera prima di Giovanni Muzio segna contemporaneamente la fine e l’inizio di un epoca architettonica. Si configura come un isolato ma in realtà è costituita da corpi distinti. Il carattere di astrazione dei suoi prospetti, pensati come un collage di parti autonome , mostra la ricchezza del repertorio linguistico milanese, il decoro, gli elementi dell’architettura sono composti attraverso rapporti chiari di misura. La “cà brutta”, così rinominata appena ultimata, come se fosse un elemento esterno alla città, ne racchiude in realtà tutti i codici formali e linguistici, come un condensato di architettura milanese.

Progetto: Giovanni Muzio

Sede della Montecatini
Sede della Montecatini
Il palazzo per uffici progettato nel 1936 esprime i principi già enunciati sulle pagine della rivista Domus da Giò Ponti che ne era direttore. “L’architettura è un cristallo”, un volume puro, come una massa, evidenziato dalla complanarità di muri e finestra, in cui la città si specchia. La forma di questo edificio è moderna, ha il suo ingresso dove trova una migliore esposizione ma è anche capace di instaurare rapporti chiari con la città completando la cortina stadale verso Largo Donegani. Il marmo di facciata, con lastre di grandi dimensioni, esprime il significato del rivestimento. La sede della Montecatini rappresenta una vera e propria rivoluzione architettonica.

Progetto: Gio Ponti

Casa Rustici
Casa Rustici
Il progetto residenziale della casa Rustici coniuga i principi del moderno con il carattere di Milano. I due corpi paralleli e ortogonali a Corso Sempione ricompongono l’isolato attraverso un corpo costituito solo dai terrazzi sospesi tra i due corpi. L’edificio, rivestito in marmo bianco e intonaco, mostra lateralmente il suo sistema strutturale. L’edificio termina con un ultimo piano occupato da un solo appartamento che ha nei due corpi distinte la zona giorno e la zona notte e che arretra dai fronti per lasciare spazio a un giardino sul tetto.

Progetto: Giuseppe Terragni e Pietro Lingeri

Grattacielo Pirelli
Grattacielo Pirelli
Simbolo della Milano industriale e della rinascita della città dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il grattacielo Pirelli con i suoi 127 metri è stato l’edificio più alto di Milano per tutto il XX secolo. Costruito in cemento armato, materiale tipico della cultura italiana ma inusuale per un grattacielo, è espressione della città che cresce in altezza per dar spazio oltre che alle fabbriche anche agli uffici, mostrando il cambiamento verso le città del terziario.

Progetto: Gio Ponti e Pier Luigi Nervi

Palazzo Mondadori
Palazzo Mondadori
Una scatola di vetro lunga 200 metri e larga 30, appesa a una scocca di cemento armato di pilastri di ordine gigante e archi parabolici a sezione rastremata, si contrappone a due corpi bassi e sinuosi che la attraversano, emergendo da un grande lago artificiale. Il complesso, di straordinaria efficacia espressiva e plastica, venne commissionato a fine anni ’60 da Giorgio Mondadori all’architetto brasiliano Oscar Niemeyer per realizzare “(…) una sede spettacolare che caratterizzasse la casa editrice”

Progetto: Oscar Niemeyer

Uffici e abitazioni in Corso Italia
Uffici e abitazioni in Corso Italia
La volontà di creare un edificio relamente moderno spinge Moretti a negare le regole proprie della Milano ottocentesca, sia nella forma che nel linguaggio. La disposizione ortogonale alla strada del grande volume aggettante, la facciata come superficie piena in cui le finestre tradizionali si trasformano in tagli, il corpo pieno che sovrasta e deforma la base leggera vetrata, sono alcune delle operazioni di riforma.

Progetto: Luigi Moretti

Edificio residenziale in piazza Carbonari
Edificio residenziale in piazza Carbonari
Questo edificio per appartamenti di lusso fa parte di quel gruppo di residenze progettate da Caccia Dominioni più libere dalle istanze date dal contesto monumentale, grazie alla loro posizione più periferica. È qui che l’architetto dimostra la sua grande capacità di dominare il linguaggio astratto, inventando una pelle tesa sui volumi tersi, per poi disporre liberamente sequenze di pannelli finestrati o ciechi fino ad ottenere una texture irregolare che svolta sugli angoli e dissimula la struttura statica dell’edificio.

Progetto: Luigi Caccia Dominoni

Complesso Gallaratese
Complesso Gallaratese
Il complesso Monte Amiata, conosciuto anche come Gallaratese, è composto da due diverse espressioni del pensiero utopico di questa età (1968). Sia in base a questioni tipologiche, l’edificio Aldo Rossi è la reinterpretazione poetica degli edifici lineari razionalisti, mentre l’Aldo Aymonino è un’unione megastrutturale di diverse tipologie in un unico edificio. Gli spazi comuni anticipano lo spirito postmoderno.

Progetto: Aldo Rossi, Carlo Aymonino

TOURS

Milano Contemporanea

L’itinerario propone la visita alle più significative opere di architettura realizzate a Milano negli ultimi anni.
Il tour prevede un itinerario Half Day di 4 ore e uno Full Day di 8 ore. Gli itinerari possono essere proposti con spostamenti in bus privato, biciclette o mezzi pubblici.

HALF DAY
FULL DAY

Milano Moderna

L’itinerario propone la visita alle più significative architetture realizzate dagli ’30 agli anni 70 del XX secolo.
Il tour prevede un itinerario Half Day di 4 ore e uno Full Day di 8 ore. Gli itinerari possono essere proposti con spostamenti in bus privato, biciclette o mezzi pubblici.

HALF DAY
FULL DAY

Social Housing

Visita ai nuovi quartieri residenziali di Milano e ai più recenti interventi di Social Housing

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Como Razionalista

La visita presenta le più importanti architetture dell’esperienza razionalista a Como

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Ticino Tour

L’itinerario prevede la visita alle architetture ticinesi realizzate tra Lugano, Chiasso, Locarno e Bellinzona con le opere di Botta, Galfetti, Vacchini e Snozzi

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Customize your tour

E’ possibile personalizzare i tour in base ai propri interessi specifici ed esigenze. GA Milano può organizzare incontri con progettisti e istituzioni, presentazioni e lecture su Milano.

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